We Were Like Rain...Silver | Maddison Green, Austin Rosier, Alyssa Byrnes, Jake Roberts, Fabio Caprarelli
Australia | 2016 | 5’11'’
Le difficoltà di una madre che deve crescere un figlio autistico in assenza di servizi di supporto e intervento.
L’autismo con le sue numerose caratteristiche, può essere qualcosa di bello, una risorsa, ma un autistico può soffrire e avere più problemi di altri in una società che non conosce la sua condizione. Tutto ciò è molto doloroso anche per i genitori in alcuni momenti, soprattutto laddove c’è un’informazione non adeguata o addirittura una totale disinformazione sull’argomento. Ci sono ancora luoghi e contesti dove non c’è un supporto specifico, e se aggiungiamo che purtroppo alcuni genitori non accettano la diversità dei loro figli, il risultato può essere terribile. Occorre sottolineare che non esistono solo i doveri dei genitori, esistono responsabilità anche da parte di operatori e psicoterapeuti che si occupano di interventi educativi e terapeutici. Esiste, inoltre, una responsabilità dei servizi che devono essere adeguati e in grado di intraprendere azioni mirate dalla prima infanzia fino all’età adulta. Infine, esiste la responsabilità di una società che deve tener conto della neurodiversità e difendere i diversi tipi di mente, come si fa con la biodiversità in natura. Anche per questo occorre promuovere una corretta cultura dell’autismo.
Due anni fa, Fabio Caprarelli, insegnante di scienze al Kellyville High School decise di mettere insieme un team di studenti e realizzare un film sulla difficoltà di crescere un figlio con disabilità. Il film è ispirato ad un caso di cronaca australiano. Una madre strangolò il figlio autistico e tentò il suicidio nella doccia.
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